Chi siamo

10 ettari di necropoli etrusca, 50 di idee per il futuro.

Ci son le vacche ed i maiali, il fieno nel fienile, e se volete mettiamo anche l’ago nel pagliaio. Cavalli, in gran quantità ed in ordine sparso. Ci sono gli olivi, il canto degli uccelli e le orchidee selvatiche.

C’è la necropoli, con le sue tombe, San Potente, la Clodia ed i cunicoli: e quindi, grotte, forre, rupi ed anfratti per giovani esploratori o per chi vuol perdersi nel tempo. Ci sono le api: quante sono, se volete, le contate voi.

C’è il fiume, il bosco, la forra, il Sasso Pinzuto ed il sentiero natura che li collega tutti… oppure, ci sono prati in quantità su cui sdraiarsi al sole dopo pranzo, o a guardar le stelle dopo cena, che qui brillano di più, perché alla sera c’è anche il buio.

C’è l’odore del fieno, della terra bagnata, degli aghi di pino. Del letame, acre, a concimare l’orto e guarda-mamma-che-schifo-un-lombrico. Ci sono le camere con pareti di vetro il cui affaccio sulla valle rende inutile l’arredamento, e c’è Tuscania che di sera sembra sempre un presepio. E poi, quand’è stagione, cuccioli, gattini, puledrini, vitellini, maialini, fiorellini… Bambini, quelli, quasi sempre: portate anche i vostri, e si perderà il conto di quanti sono.

C’è un ristorante senza sala da pranzo, con solo la cucina ed un immenso giardino dove mettere il tavolo perché sia col giusto grado d’ombra, o di sole, o entrambi. C’è il viale dei frassini, che sembra ieri che eran grandi come matite e adesso ci si può passar sotto in carrozza. C’è il sole, la pioggia, il vento; c’è un cielo da guardare per aruspici di ogni razza e credo.

C’è da mangiare: bistecche, prosciutti, verdure che vien voglia di pascolarle direttamente nell’orto, e l’olio che da quanto è buono si sente fino a New York. Le mele cotogne, le mandorle, i fichi d’india, le more. Ci sono le noci, per farci il nocino a San Giovanni, i melograni e anche le giuggiole, che se preferite il brodo, invece, facciamo anche quello.


 Ci son farfalle che erano bruchi, e girini che diventano rospi, e come loro un milione di altri esseri, tutti in procinto di diventar qualcos’altro… un pò come noi…


e quando sarete qui, e avrete mangiato benissimo, dormito in silenzio e vi sveglierete guardando un puledro correre dietro alla sua mamma, ricordatevi che tutto questo non è la parte migliore… la parte migliore è che in un posto così ricco di storia, di natura e di bellezza, ogni scelta viene fatta, ed ogni decisione viene presa, pensando a chi sarà qui tra due o tremila anni.


Lorenzo e Guidetta vi aspettano a Casa Caponetti!

Lorenzo Caponetti

Lorenzo Caponetti

Completamente autodidatta, Lorenzo ha lavorato con la sua famiglia fin da quando acquistarono la terra nel 1992; oggi lavora per coltivare e promuovere l’olio d’oliva del marchio Casa Caponetti in tutto il mondo. Ha inoltre progettato e costruito molte delle strutture sul terreno, insieme al sistema di rotazione dei raccolti che viene adottato nella fattoria per garantire una coltivazione biologica e sostenibile. Ha tenuto lezioni in varie parti del mondo sull’agricoltura sostenibile, sulla produzione dell’olio d’oliva e sulla rilevanza storica del Centro Italia e questi tratti hanno finito per caratterizzare il suo lavoro, la sua filosofia di vita è quella di Casa Caponetti.

Guidetta Orlando

Guidetta Orlando

Nativa di Tuscania, Guidetta ha conseguito una laurea in scienze equine e ha allevato cavalli di razza per le competizioni internazionali per più di 20 anni. Cura il bestiame di tutta la fattoria e ha ricevuto numerosi encomi per le sue tecniche di allevamento da colleghi e visitatori di tutto il mondo.

Dicono di noi

San Francisco LOCALS GUIDEWhat an AMAZING treat to find Casa Caponetti […] Molto grazie to Federico and the Caponetti family for their wonderful hospitality. If you get to Italy, you need to go here, and you need to go to each and every restaurant that Federico recommends. I’ll write about three of them shortly. Amazing food, amazing finds, lovely country and beautiful people. Who could ask for more!?!?!?! [Link to full review]

Donna RileySan Francisco Locals Guide

TusciaUPAltro che perduta, questa generazione non si è mai data così tanto da fare, unendo tradizione e innovazione, rimarca storie con un’impronta giovane che rivelano impegno e passione. [Link to full review]

Sara GrassottiTusciaUP

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